Mal di gola, ecco le cause della gola infiammata
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Arriva l’autunno e arrivano puntuali anche loro: i cosiddetti malanni di stagione. Mal di gola, tosse e raffreddore sono gli ospiti poco graditi che in questo periodo si vorrebbe evitare, ma spesso con scarsi risultati.
Ma è corretto parlare già di influenza? Spesso no, in quanto il termine influenza indica più specificatamente una malattia virale epidemica che raggiunge solitamente il suo picco alla fine dell’inverno.
In questo momento dell'anno, dunque, in genere si tratta di disturbi simil-influenzali, che sono ugualmente fastidiosi, in più anche difficili da arginare nella vita quotidiana: poiché i sintomi, infatti, pur se debilitanti, consentono comunque di andare al lavoro o a scuola, questi virus (ne sono stati contati oltre duecento) si diffondono con più facilità per via del contatto con altre persone ogni giorno.
Si fa presto a dire mal di gola, ma questa definizione può indicare una molteplicità di diversi disturbi: faringite, laringite o tracheite? Sapete distinguerle?
Faringite: è il nome più generico, definisce un’infiammazione della faringe che comporta dolore, difficoltà a deglutire, arrossamento e gonfiore. La causa può essere virale o batterica, ma non sono da escludere anche fattori ambientali (es. aria fredda, sbalzi di temperatura, aria secca) o alimentari (cibi e bevande calde) oltre che abitudini sbagliate come il fumo.
Laringite: in questo caso è la struttura cava tra la faringe e la trachea (più basso rispetto alla faringe, più o meno a metà del collo) ad essere infiammata. Qui si trovano le corde vocali ed è per questo che la laringite spesso comporta un abbassamento della voce, raucedine o afonia (mancanza totale di voce) che ci permettono di distinguere questo disturbo dagli altri mal di gola. Anche in questo caso l’origine può essere batterica o virale, oppure causata da sostanze irritanti (fumo, gas, vapori).
Tracheite: interessa, appunto, la trachea, ovvero il condotto attraverso cui passa l’aria che respiriamo, tra la laringe e i bronchi. Ha origine batterica o allergica (es. da acari, polvere o pollini) e tra i suoi sintomi distintivi troviamo respiro sibilante, tosse, senso di oppressione al torace o dietro lo sterno e difficoltà respiratoria. Attenzione perché se si presenta spesso, anche nel corso di tutto l’anno, potrebbe essere un campanello d’allarme, di disturbi respiratori cronici come l’asma. I trattamenti saranno da valutare a seconda della causa scatenante. Se si è batterica, il medico curante valuterà l’impiego di antibiotici, se invece è virale e o conseguente a fattori ambientali si potrà ricorrere ad antisettici ed antiinfiammatori (sotto forma di pastiglie, caramelle, collutori o spray) per combattere i microbi e ridurre dolore e infiammazione.
E voi, vi riconoscete in qualcuno di questi sintomi?
Come affrontare questi malanni per liberarsene il prima possibile?
Molto noti e diffusi sono i cosiddetti rimedi della nonna, utili nei casi meno gravi e non virali, come il miele sciolto nel latte caldo, i gargarismi con limone o aceto di mele o l’impiego di oli essenziali come il timo o l’eucalipto.
Contro i disturbi stagionali Otosan ha sviluppato diverse Linee di prodotti Naturali, a seconda delle svariate esigenze di salute. Le linee Otosan Nasal, dedicate alla salute del naso, e la Linea per la Gola, coi prodotti Otosan Gola Gel, Otosan Gola Spray e Fortuss sciroppo a base di Miele, che è l’alleato numero uno contro gli stati simil-influenzali. In particolare contiene Miele di Manuka noto per le sue potenti proprietà antibatteriche.
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